Ieri, dopo una settimana in mare, abbiamo visto anche le balene, piccole balene simili a delfini, ma con la testa rotonda e il naso schiacciato.
Ci siamo stesi a pancia in sotto sul ponte a guardarle.
Si sono avvicinate alla barca. Dopo un po’, abbiamo individuato una mamma e il suo piccolo che nuotavano fianco a fianco, e un altro esemplare enorme. Quel terzetto mi affascinava. Ho deciso che quella più grossa era il padre, e faceva giri di perlustrazione per proteggere la madre e il piccolo.
Di solito questo stava vicino alla madre e la prendeva a testate, ma a tratti si allontanava, con l’aria incerta e molto sciocca, per tornare dalla mamma e assestarle un’altra capocciata. Mi sembrava importantissimo che restassero insieme.
Oggi altri delfini sono venuti a giocare tra le onde. Uno di loro continuava a saltare proprio di fronte a noi, come per dire: “Guardami! Guardami!”.
Ero affascinata da una mamma e dal suo piccolo.
– Il piccolo sembra una copia in miniatura della madre – ha osservato Brian – però è dotato della stessa grazia e velocità. Guarda! – ha proseguito.
– Sembra che la mamma voglia insegnargli a giocare.
Sembravano così felici, in acqua a giocare, curiosare, nuotare, saltare e roteare.
Attraversare l’Atlantico e tredici anni, navigando dal Connecticut alla Nuova Scozia, e poi fino all’Irlanda… Una vacanza straordinaria per Sophie, Brian e Cody, che insieme agli zii trascorreranno l’estate in mare, su un veliero chiamato “La Vagabonda”, per raggiungere l’amatissimo nonno Bompie.
Fare un viaggio del genere, però significa non soltanto fare i conti con la furia improvvisa degli elementi, ma anche rischiare qualcosa di più: per esempio imparare a misurarsi con le proprie paure, a fidarsi degli altri, a guardarsi dentro. Alla grande avventura sull’oceano se ne intreccia dunque un’altra, quella che vedrà Sphie navigare nella profonda, misteriosa corrente del passato, e darà a Cody la forza di essere finalmente se stesso.
Età di lettura: da 10 anni.