La moglie di Babbo Natale

Ogni Natale è la stessa storia.

Nel giardino della sua casa in mezzo alla foresta di abeti, Babbo Natale con i piedi infreddoliti sta caricando la sua slitta con i doni per tutti i bambini del mondo.

  • Sei sicura di non aver dimenticato niente? – dice Babbo Natale rivolto a sua moglie che lo aiuta a preparare i regali ben impacchettati.
  • Il computer contadoni mi dà OK. – gli risponde sua moglie che, con le guance arrossate dal freddo, è ancora più bella del

La moglie di Babbo Natale, infatti, è giovane e splendida come una giornata di sole dopo una nevicata e, quando l’aveva sposata, lui aveva pensato:” Così nessuno potrà certo dire che mia moglie è una befana! “

E poi una moglie giovane e brillante lo avrebbe sicuramente aiutato a rammentarsi di tutti i milioni di doni da regalare la notte di Natale poiché lui, data l’età, cominciava a essere un po’ smemorato.

Il fatto è che lei è giovane e splendida come una giornata di sole dopo una nevicata, ma è anche distratta, ma così distratta che ogni volta che vede Babbo Natale pensa che sia già il giorno di Natale e gli fa gli auguri.

Così capita che, la sera della vigilia, sulla slitta di Babbo Natale manchi sempre qualcosa.

Come quella volta in cui il vecchio Babbo si dimenticò della corona che serviva per incoronare re Carlo Magno nella notte di Natale e quel grande re di tutti i castelli rimase lì di stucco seduto sul suo trono senza neanche l’ombra di una corona in testa e con una gran voglia di usare tutti i peli della barba di Babbo Natale per cucirsi una cuffia da notte.

Tra un Babbo Natale un po’ sbadato e una mogliettina bella come una giornata di sole dopo una nevicata, ma un po’ distratta, computer o non computer, la Vigilia di Natale bisogna sempre controllare per bene gli ultimi particolari:

  • Dunque, ..vediamo un po’…- fa pensieroso Babbo Natale saltellando attorno alla slitta in punta di piedi per il gran gelo – …una torta al cioccolato per Hansel e Gretel…un paio di scarponi da sci per Cenerentola…mezzo chilo di mascarpone per mia suocera…e un naso nuovo di zecca per quella birba di Pinocchio…Uhm, pare che stavolta ci sia proprio tutto…

Fregandosi le mani e battendo i piedi, Babbo Natale comincia ad attaccare le otto renne alla slitta prima che si faccia troppo tardi.

  • Che ore sono? – chiede alla moglie che sta affacciata sulla porta di
  • Manca un quarto a
  • Ecco, lo vedi? – sorride Babbo Natale fingendo di brontolare – Lo vedi che manca sempre qualcosa?

E balzando sulla slitta come ai vecchi tempi, parte a razzo su per le vie del cielo sfiorando le cime degli abeti.

Ma appena Babbo Natale, la sua slitta, le sue renne sono immersi nelle nubi gonfie di neve, sua moglie giovane, bella e distratta, comincia a correre a zig-zag tra gli abeti.

E correndo solleva verso il cielo grigioblu quel paio di lucidi stivaloni dalla pelle nera che lei aveva posato a riscaldare vicino al fuoco del camino:

  • Natalino, Natalino! – grida la gentil signora nella notte polare – Ti sei dimenticato gli ..Senza gli stivali ti buscherai un malanno…

Ma ormai Babbo Natale in ciabatte è già lontano a regalar doni e felicità, a calarsi giù per la cappa dei camini con quelle sue ciabattone fatte di lana e corteccia d’abete.

E se l’indomani qualcuno troverà le sue tracce sulla neve dei paesi del mondo penserà: – Strano, proprio strano questo Babbo Natale moderno: porta degli stivali che sembrano pantofole…

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