Quella mattina il ragionier Temistocle fu il primo a notarlo.
Alzò gli occhi e…
– Incredibile! – esclamò. In alto non c’era più neppure una pennellata di azzurro: il cielo era scomparso.
– Incredibile! – ripetevano i passanti, anche loro a naso all’insù come il ragionier Temistocle.
Nell’intera città nessuno, comunque, fu più sbalordito di Luisa.
Prima di andare a scuola era scesa in cantina a prendere una bottiglia di olio, ma non riusciva a staccare gli occhi dal soffitto della cantina: tutto l’azzurro del cielo era là! Era un azzurro denso denso perché si era concentrato tutto
lassù sul soffitto.
Luisa fece per aprire la bocca, forse per dire anche lei “incredibile”, ma l’azzurro la fermò:
– Sst! Sto giocando a nascondino con gli altri colori e tocca a me nascondermi…
Marcello Argilli