È mattino presto.
Nel suo caldo e comodo letto, sprofondato in un sonno a prova di bomba, Zippo sogna di cacciare un topo in una pasticceria.
La sveglia non ha suonato perché Zippo, la notte prima, l’ha aperta. Voleva scoprire come sono fatti i secondi, i minuti, le ore.
Ma alla mamma di Zippo, la signora Dolce Zampa, non serve la sveglia. Si alza sempre alla stessa ora, tranne la domenica.
– Ohi, ohi, Zippo dorme ancora – dice la mamma. – Farà tardi. Sarà meglio andare a svegliare il mio pulcino.
Così, in punta di piedi, entra nella camera.
– È ora di alzarti – dice Dolce Zampa. Zippo non sente.
– È ora, mio caro babà al miele – dice chinandosi per stampare un bacio nell’orecchio del figlio.
E quel bacio sveglia Zippo.